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Amazon Influencer Program: un anno dopo

Nel 2017 cavalcando l’onda “Influencer”, Amazon il colosso dei marketplace ha dato vita al suo Influencer Program, sotto alcuni aspetti molto simile al programma di affiliazione – Associates – ma con alla base un processo di selezione che punta all’esclusività.

Se per prendere parte ad Associates, infatti, è sufficiente iscriversi, per Influencer Program è necessario essere in possesso di requisiti specifici per ottenere l’approvazione:

  • Avere un account Instagram, YouTube, Twitter o Facebook con un’ampia base di follower
  • Tipologia di contenuti pubblicati e pertinenti con Amazon
  • Tasso di engagement

Dopo aver ottenuto il via libera, ad ogni Social Media Influencer viene assegnato sul dominio Amazon un URL personale da poter inserire nei propri account.

Il link indirizza gli utenti ad uno store online in cui sono presenti tutti i prodotti consigliati ai loro seguaci. Ogni volta che viene acquistato un prodotto raccomandato dall’Influencer a quest’ultimo spetta una commissione pattuita.

Ma dopo poco più di un anno, qual è lo stato di salute di questa manovra strategica? Nonostante le iniziali previsioni catastrofiche, comprese schiette affermazioni in cui veniva dato per certo il suo fallimento, il programma è ancora vivo e vegeto.

 

Screenshot

In tutta onestà, al momento non è sicuramente uno dei maggiori successi di Amazon, ma non è detto che non possa diventarlo. Nel suo spirito visionario che da sempre lo contraddistingue, anche con questa mossa Amazon sta anticipando una strategia di marketing che non ha ancora attecchito in tutti i paesi del mondo.

Non dimentichiamo che Amazon con questo programma ha fatto qualcosa finora di inaccessibile a Facebook ed a Google: creare una linea di comunicazione diretta con i consumatori.

Facebook, sia direttamente sia tramite Instagram, ad esempio non ha un catalogo di prodotti da cui gli Influencer potrebbero attingere per suggerirli ai seguaci. Mentre Google teoricamente potrebbe raggiungere lo stesso risultato, se non fosse per la mole di siti che rende il processo troppo caotico per ottenere risultati mirati.

Amazon è di certo al momento un partner molto attraente sia per i brand sia per gli influenzatori, inoltre una volta decollato il programma sarà praticamente un servizio self-service: gli influencer creano la pagina, inseriscono i prodotti, li consigliano al pubblico e otterranno la commissione. Dopotutto quando si impilano una sopra l’altra tutte queste piccole mosse per un determinato periodo di tempo, alla fine si ottiene sempre una crescita esponenziale.

Scopri di più sul mondo dell’Influencer scaricando la nostra infografica.

 

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