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L’Influencer Marketing è inutile e prossimo alla morte o efficace ed in salute?

In un articolo precedente abbiamo cercato di spiegare in modo semplice cosa sia l’Influencer Marketing ed in che modo può aiutare le aziende a migliorare il proprio business. Oggi vorremmo continuare ad approfondire questa nuova leva strategica, ancora avvolta da troppo scetticismo.

Come accade per ogni attività, strumento, metodologia (o con qualsiasi altro termine lo si voglia definire) che si trova a muovere i suoi primi passi, viene guardata con sospetto: sarà efficace? Perché devo investire tempo e risorse? Quali vantaggi avrà la mia azienda? Non sarà solo una moda del momento? Se stai leggendo questo articolo probabilmente ti sarai posto le stesse domande e stai tentando di capirne un po’ di più prima di prendere una decisione.

A nostro avviso non esistono parole che possano in generale convincere sull’efficacia o meno di un nuovo approccio di business, la testimonianza migliore a cui si possa ricorrere sono le statistiche elaborate con serietà. Ci affidiamo quindi ai risultati ottenuti dall’agenzia TapInfluence, Statista e Wharton School qui di seguito riportati.

Influencer Marketing: Qual è il suo impatto sulla crescita di un’azienda? La parola ai numeri

  • Il 90% dei consumatori fanno affidamento sui consigli della propria rete di amici/familiari
  • L’81% di tali consigli viene espresso online
  • Secondo i dati raccolti da LinkedIn, l’84% degli acquirenti B2B inizia la sua decisione d’acquisto con un consiglio.
  • Il 92% dei consumatori si fida soprattutto delle raccomandazioni delle persone che conoscono.

Dallo studio condotto da Statista, alla domanda: Qual è il canale di marketing che è cresciuto di più nell’ultimo anno? È emerso che:

  • Al primo posto si è posizionato l’Influencer Marketing con una crescita dal 22%, seguono la Ricerca organica con il 17% e l’Email Marketing con il 15%

La ricerca condotta dalla Dr.ssa Berger docente presso la Wharton School in collaborazione con il gruppo Keller Fay, ha dimostrato che l’opinione dei micro-influencer modifica il comportamento d’acquisto dei consumatori ad un tasso più alto rispetto alle altre strategie digitali.

Con micro-influencer si intendono tutte quelle persone che hanno dai 1.000 ai 10.000 follower, non sono celebrità ma persone appassionate, autentiche ed esperte di un determinato settore. Ciò fa sì che le loro opinioni siano abbiano un peso importante in termini di fiducia, per l’acquisto di un prodotto/servizio. In sintesi:

  • I micro-influencer sono, agli occhi dei potenziali clienti, più credibili rispetto alle persone comuni (94% contro 83%), più informati (94% contro 84%) e spiegano meglio come funziona il prodotto o come potrebbe essere utilizzato (92% contro 83%).

Per conoscere i risultati completi, scarica gratuitamente la nostra infografica.

 

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